Kunsthistorisches Museum - Uno scrigno di tesori artistici
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Kunsthistorisches Museum
Uno scrigno di tesori artistici
Vienna è da secoli importante punto di riferimento europeo per ogni tipo di arte. Illustri rappresentanti della musica, della pittura e dell’ architettura vissero nei suoi ricercati e ricchi palazzi. Molto spesso la capitale austriaca è stata testimone di intrecci e connubi tra artisti dando vita a realtà creative sfociate in sfide progettuali e nella costruzione di strutture museali di portata storica. Questo aspetto ha fatto di Vienna una città con un altissimo numero di musei, tra cui il Kunsthistorisches Museum che è il più famoso dei ben centocinquanta musei che si possono ammirare a Vienna.
Aperto nel 1891, il Kunsthistorisches Museum di Vienna può essere paragonato al Louvre di Parigi. Fondato dall’Imperatore Francesco Giuseppe per ospitare in un’unica e definitiva sede le ricchissime collezioni imperiali, custodisce oggi un enorme patrimonio artistico.
L’ edificio stesso è una realizzazione artistica unica, nella sua opulenza architettonica mi piace immaginarlo come un gigantesco scrigno di tesori artistici dove al suo interno vengono custodite numerose opere d’arte di livello mondiale, che costituiscono un'eccezionale selezione della venerabile collezione d'arte asburgica.
Il Kunsthistorisches Museum è il più grande e il più visitato dei musei austriaci. Ospitato in un sontuoso palazzo con un imponente facciata dal chiaro gusto rinascimentale, dà su Marie-Theresienplatz ed è speculare al Naturhistorisches Museum. L’edificio principale è coronato da una splendida cupola ottagonale alta 60 metri.
Nell’ entrare si viene subito attratti dal monumentale scalone centrale e in particolare dalla bellezza e dalla maestosità del gruppo scultoreo "Teseo" di Antonio Canova che inonda l'ambiente di luce propria, indicando la strada verso la meravigliosa Pinacoteca al piano superiore.
Klimt aveva allora appena 28 anni quando, tra il 1890 e l’anno seguente, ricevette l’incarico di decorare gli spazi interstiziali presenti tra le arcate e il doppio colonnato sul muro a nord della scalinata.
Il ragguardevole complesso museale si articola su più piani ed è suddiviso in cinque vaste sezioni: la Kunstkammer, dove vale la pena soffermarsi sulla “Saliera” di Benvenuto Cellini nella XXIX sala, la collezione di arte antica e la collezione egizio-orientale che affascinano con i loro tesori appartenenti a misteriose culture del passato, la pinacoteca, che approfondiremo di seguito e il gabinetto numismatico all’ultimo piano, che consente di ripercorrere lo sviluppo del denaro e delle medaglie dai primordi fino ad oggi. Tutte le opere esposte coprono complessivamente cinque millenni, dall'antico Egitto all'antichità greca fino alla fine del XVIII secolo.
Foto: Giuseppina Irene Groccia
Orgoglio e vanto di questo museo è però la Pinacoteca, che situata al piano nobile, custodisce tesori artistici che vanno dal 1300 al 1700, tra cui pezzi pregiati da tutto il mondo.
Foto: Giuseppina Irene Groccia
L’importante collezione comprende numerosi capolavori dell’arte occidentale e la collezione di Bruegel più grande al mondo.
Cacciatori nella neve, Bruegel Foto: Giuseppina Irene Groccia
Torre di Babele, Bruegel Foto: Giuseppina Irene Groccia
Salvator Rosa - Heraklit und Demokrit Foto: Giuseppina Irene Groccia
Peter Paul Rubens, Vincenzo II Gonzaga Foto: Giuseppina Irene Groccia
Giorgione, Ritratto di un guerriero Foto: Giuseppina Irene Groccia
Antonello da Messina, Pala di San Cassiano Foto: Giuseppina Irene Groccia
Peter Paul Rubens, Vincenzo II Gonzaga Foto: Giuseppina Irene Groccia
Ambrogio de’ Pedris, Kaiser Maximilian I Foto: Giuseppina Irene Groccia
Peter Paul Rubens, Autoritratto Foto: Giuseppina Irene Groccia
Johannes Vermeer - Tha Allegory of Painting Foto: Giuseppina Irene Groccia
Anthonis van Dick, Portrait of a young General Foto: Giuseppina Irene Groccia
Davanti allo splendore fiammeggiante dei migliori interpreti del barocco italiano si rimane incantati, il dinamismo, la sontuosità ci portano una sensazione di vertigine, illusione ed esultanza.
Tutto questo testimonia il grande potenziale culturale della nostra terra, che porta al centro della scacchiera internazionale dell’arte i grandi Maestri italiani del passato.
Il calore di queste opere mi ha trasmesso la consapevolezza dell’eccellenza italiana nell’arte rinascimentale e barocca come indiscutibile orgoglio del nostro paese.
Incoronazione di spine, Caravaggio Foto: Giuseppina Irene Groccia
Davide e Golia, Caravaggio Foto: Giuseppina Irene Groccia
Inverno, Giuseppe Arcimboldo Foto: Giuseppina Irene Groccia
Estate, Giuseppe Arcimboldo Foto: Giuseppina Irene Groccia
Madonna con bambino, Lorenzo Lotto Foto: Giuseppina Irene Groccia
©L’ArteCheMiPiace - Blog Arte e Cultura di Giuseppina Irene Groccia
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