COM’È NATA LA SERIE “SPORT” DI ANDREA TRISCIUZZI

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COM’È NATA LA SERIE “SPORT” DI ANDREA TRISCIUZZI


di Maria Marchese  |23|Agosto|2021|



Il padre, dedito all’arte sacra da sempre, ravvisa sin dall'adolescenza, nelle mani di quel figliola forza di conferire una vivida condizione allo stato materiale: Andrea Trisciuzzi possiede un intuito artistico, custodito nella propria personalità,che ha radici nel proprio io reale.

Da allora l’artista romano esperisce se stesso, per oltre 15 anni, plasmando il credo cattolico nei risvolti più veri e classici.

Arriva un momento in cui, però, sopraggiunge un motto di ribellione nei confronti di questa via a senso unico, costituita spesso dall’opulenza di elementi, di colori e di forme 



Dopo 15 anni di ininterrotta produzione in tal senso, l’autoredecide di manifestare tale pulsione, concretando una serie di opereche avrebbero allunato nella materia un’altra fondamentaleparte di .



Andrea Trisciuzzi pratica, infatti, sin dalla tenera età, distinguendosi, diverse discipline sportive; alcune gravi difficoltà gli impediscono di proseguire questa sua necessità a livello agonistico, ma quella passione continua incessantemente a farsi sentire. 

La parola “Sport” proviene dal latino “deportare” , ossia portare fuori, e giunge a noi sotto forma di “diporto” , quindi divertimento; viene poi anglicizzato in “desport” e abbreviato, alfine, nel termine, appunto, “sport” . 

L’accezione puramente ludica viene ammantata, nel tempo, da rigore e regole, dal senso della disciplina, da un’etica… e, via via, muta.



Andrea Trisciuzzi coglie lo sport nella sua significanza più completa: diventa quindi un attento osservatore dei singoli movimenti e delle situazioni dinamiche, compie approfondite ricerche sui dettami, che circoscrivono le attività sportive e, allo stesso modo, sui contesti ambientali in cui si svolgono. 

Nascono poi singoli progetti, in cui egli ricerca la perfezione di un unico istante agonistico. 

L’autore, abbandonato il “clangore artistico, che contraddistingueva la stagione sacra, approda a linee pulite e essenziali: le ricongiunge affinché appaiano come atti plastici efficaci e diretti.





“Il Ciclista” , “Il Ginnasta” ,  “La ginnasta acrobata” , “Lo sciatore” , “Il Maratoneta” , “Il tennista” ,  “ Il cavallo da corsa” : questi sono gli attuali risvolti creati dallo scultore

Addentro vi indova, centellinandone una perfezione cronometrica,l’esperienza della fatica fisica e dello sforzo, la lenezza dello slancio, la compostezza degli equilibri, la realizzazione piena dell’immaginario spaziale e della precisa volontà d’azione da parte dei protagonisti.



Li esprime con un icastico nero per evidenziarne la serietà e l’attualità. 

Nei 35 anni in cui l’artista ama questa serie, le forme cambiano col mutare del suo temperamento; esse si ammorbidiscono, ingentilendosi.



Decide di farne degli esemplari unici per confermarne l’importanza.



Attualmente sono in lavorazione altri dinamismi scultorei: è nei desideri di Andrea Trisciuzzi donare voce a tutte le pratiche sportive.






















 

Maria Marchese

Maria Marchese nasce a Como, il 4 Settembre del 1974. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si iscrive all’istituto internazionale di Moda&Design “Marangoni” , a Milano. Decide, poi, di intraprendere studi nel settore socio assistenziale, svolgendo per oltre 20 anni una professione in quel settore. Nel 2013 intraprende un percorso di studi, affrontato da autodidatta, nel campo dell'arte, della letteratura, della filosofia… esso trova concretezza, nel 2017, nella pubblicazione della silloge poetica “Le scarpe rosse – Tra tumultuoso mare e placide acque” . Da lì a breve esperisce se stessa nella critica artistica, trovando consensi sempre più numerosi. Nel giro di poco tempo accende numerose e significative collaborazioni con molteplici risvolti artistici, culturali e di diffusione comunicativa (con il blog culturale dell’università Insubria, con lo storico dell’arte Valeriano Venneri, con Exit Urban Magazine e Art&Investments, con l’associazione culturale Nuovo Rinascimento, con la Galleria “Il Rivellino” a Ferrara, con Divulgarti a Genova, con Art Global a Roma, con AArtChannel, la nuova piattaforma televisiva del Club Amici dell’arte APS di Ferrara, con Alessandra Korfias, coordinatrice ponte culturale Italia/Giappone e responsabile di Arti Services…)

Queste realtà coniugano la parte concettuale ad una parte pratica, nel mondo dell’arte: la mia figura professionale matura e si identifica con quella di curatrice artistica

questi significativi risvolti, sempre in aumento, si affianca la stesura della seconda silloge poetica “Scrivo t,amo” , che tratterà di amore e erotismo, la cui pubblicazione avverrà in tempi brevi.













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